Omaggio all'Ottobre Rosso


Gli eventi del 1917 che portarono alla fine dell’Impero russo e del plurisecolare dominio degli Zar in Russia rappresentano l’evento più importante del Novecento.

Ricordare la vittoria delle masse di oppressi che furono guidate alla vittoria da Lenin e dal partito bolscevico nel corso del centenario della Rivoluzione d’Ottobre non è un inutile esercizio per storici o nostalgici del comunismo novecentesco ma significa riportare a galla,in tutta la sua forza e in tutta la sua attualità,un evento che ha segnato e segna ancora oggi le nostre vite.

La forza propulsiva della Rivoluzione aprì la strada non solo al tentativo di costruire il primo vero stato socialista della storia dell’umanità ma diede la forza e gli strumenti ai proletari di tutto il mondo,agli oppressi di tutto il mondo per costruire le armi della loro liberazione.

In Occidente iniettò una forza spaventosa al movimento operaio che,grazie agli eventi che si svilupparono in Russia,non solo riuscirono a rivendicare ed ottenere migliori condizioni di vita ma videro anche concretamente svilupparsi sotto i loro occhi un serio,difficoltoso e spesso contraddittorio tentativo di edificazione di una società radicalmente opposta a quella in cui vivevano,una società che poteva portare alla loro emancipazione come uomini e consegnargli in potenza un'esistenza migliore,di pace,prosperità e giustizia sociale.

Il grande sogno della vittoria del comunismo su scale mondiale che potesse distruggere l’imperialismo, consegnò le armi della loro liberazione anche a chi ormai era stato ridotto a popolo di seconda o terza classe dalle varie potenze imperialiste occidentali e non,i popoli coloniali.

La vittoria della Rivoluzione mise in movimento enormi processi di emancipazione dei vecchi popoli coloniali dalla miseria,dall’oppressione straniera e dal sottosviluppo che ancora oggi sono in moto con tutta la loro forza propulsiva che trae,spiace dirlo ai tanti denigratori seriali della nostra storia,la sua forza e la sua origine proprio dagli eventi che oggi i comunisti di tutto il mondo stanno festeggiando.

Come comunisti non dobbiamo rinnegare la nostra storia,abbiamo il dovere di analizzarla con senso critico ma non di cancellarla,così facendo facciamo solamente il gioco di chi vuole con ogni modo liquidare con le parole “totalitarismo” o “utopia” ogni tentativo di proporre delle alternative alla società in cui viviamo.

Dobbiamo avere rispetto per la nostra storia che è soprattutto la storia del movimento operaio e delle sue lotte nel mondo.

In ultima analisi,gli ideali di emancipazione collettiva della Rivoluzione d’Ottobre sono ancora attuali?

Si,e a maggior ragione in un mondo che sempre più vede trionfare il fanatismo liberale che sacrifica sull'altare della competitività diritti e benessere della maggioranza pur di preservare da ogni tentativo sovversivo o di timido cambiamento il sistema che Lenin cercò di spazzare via.

Per combattere questa terribile Idra e per costruire una società migliore,quindi,non si può prescindere dallo studio della Rivoluzione d’Ottobre e degli eventi epocali,rivoluzionari a cui diede origine e a cui oggi noi rendiamo giustamente omaggio.

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